lunedì 26 settembre 2011

Sembra facile

Non si tratta tanto di potere avere le rassicurazioni di cui si ha bisogno, si tratta semmai di non avere bisogno di rassicurazioni.

mercoledì 21 settembre 2011

Credevo fosse amore.....

.... e invece era un calesse, diranno i miei piccoli lettori. No, era un casting! Al terzo appuntamento, dopo un pomeriggio passato a letto ad esplorarci sin nei più reconditi anfratti ma senza farci mancare mainfestazioni di affetto e intimità non solo fisiche, mi informa che si sta  vedendo anche con altre due persone e che a breve prenderà una decisione circa il prescelto come candidato al ruolo di moroso, ma di non preoccuparmi, sono quasi sicuramente io. Raramente resto senza parole.

sabato 17 settembre 2011

Noi single

vivi solo da tempo immemorabile e sei sempre stato orgoglioso della tua capacità di organizzare la tua vita e provvedere a te stesso e alle tue necessità senza ricorrere ad aiuti esterni ma oggi, di fronte ad un bucato di T-shirt e polo scure punteggiato di puntini bianchi perchè hai dimenticato un fazzolettino di carta nella tasca di un jeans, hai perso ogni fiducia in te stesso e non ti viene in mente nessuna bestemmia adeguata

The great Pretender

Li avreste  potuti considerare degli  eteronimi  se non fosse che in realtà avevano tutti lo stesso nome, il suo, anche se rappresentavano  aspetti del tutto diversi nelle diverse situazioni.
C’era il professionista di moderato successo, volitivo, sicuro di sé, antagonista del potere e perciò autorelegatosi  su piani e in  ruoli più modesti di quelli che sicuramente avrebbe potuto raggiungere se solo fosse stato un po’ più malleabile, ma voi capite, vero? Era una delle parti che gli riuscivano meglio e a dimostrarlo c’era la generale stima e la simpatia dei colleghi e di quasi tutti quelli che per la sua professione avevano a che fare con lui.
C’era poi il raffinato intellettuale dalle molte e  colte letture, dagli svariati interessi artistici, fine esegeta delle varianti, frequentatore di teatri, opere, concerti; ovviamente sempre in contraddizione con l’interlocutore del momento che aveva l’abilità di mettere in minoranza grazie alle indubbie e ben rodate abilità dialettiche. Sapeva di avere una bella voce, non facevano che dirglielo tutti, e lui usava questa dote per sedurre più che convincere, ma sapeva anche diventare tagliente e sprezzante con chi gli resisteva.
E c’era anche il romantico amante, intenso, pieno di attenzioni, quello capace di prevenire i desideri ed esaudirli prima ancora che fossero  anche solo immaginati; instancabile  a letto, disinibito al punto di non ritrarsi di fronte a nulla per raggiungere lo scopo di dare piacere.
E c’era infine la persona responsabile, l’amico fidato, quello su cui si poteva sempre contare nei momenti di bisogno, quello che rassicurava gli altri nelle difficoltà, la roccia solida cui ancorarsi nella tempesta.
Ma c’era una cosa che univa tutti questi aspetti, che dava continuità alla varietà: mentiva, mentiva di continuo, spesso senza ragione, senza scopo, mentiva come respirava, non tanto e non solo per evitare impegni o per ottenere vantaggi quanto piuttosto per una necessità di abbellimento, potremmo dire, perché in realtà a lui non importava veramente niente di nessuno, nemmeno di sé. Aveva col tempo sviluppato l’abilità di non discostarsi mai troppo dalla verità, anzi, per  successivi scarti infinitesimali, la realtà arrivava a coincidere, per verosimiglianza, con la rappresentazione della stessa a rafforzarne l’inventiva, ma capitava sempre più spesso, quando raccontava qualche episodio della sua vita, che lui stesso non sapesse più distinguere tra realtà ed invenzione, che divenisse egli stesso vittima della biografia parallela che si era costrutito in anni di menzogne,  come avesse trasformato se stesso in una invenzione letteraria di successo.
Troppo pigro per scrivere, aveva riscritto la sua vita; non sapeva chi fosse la sera, quando si addormentava, non sapeva chi sarebbe stato il mattino dopo, al risveglio.

lunedì 12 settembre 2011

Il corpo rappresentato


 Ovvero, la rappresentazione del corpo

Quali che ne siano le cause, nella civiltà occidentale la morfologia del corpo umano, ma soprattutto di quello maschile e salvo rare eccezioni, ha perso definitivamente ogni relazione con la funzione che la determinava e non rappresenta altro che la realizzazione di un desiderio identificativo (il corpo che si vorrebbe “essere” per apparire  attraenti) o di un  desiderio di possesso. E’ un corpo falso  dietro cui resta nascosta e intatta tutta la nostra sensazione di inadeguatezza.

giovedì 8 settembre 2011

Per capirci

questo blog sovrappone e sovraespone i post come fossero pose di una Lomo

Santa Perfidia

"C'è in comunità una consorella la quale ha il talento di dispiacermi in tutte le cose"
Santa Teresa di Lisieux: Storia di un'anima.

martedì 6 settembre 2011

Il corpo coperto

E viene il giorno che devi ammetterlo: non ti vesti più, ti copri. Copri un corpo, il tuo, che non ti risponde più, e nemmeno  ti corrisponde più, non è il tuo corpo, non lo riconosci quando inavvertitamente ti specchi, magari per strada, nel riflesso di una vetrina. E pensi a quante volte, negli ultimi mesi, ti sei sottratto all’ultimo momento alla possibilità di conoscere qualcuno, a quante scuse hai addotto per ritardare incontri che all’inizio ti sembravano desiderabili ma poi, mano a mano che si avvicinava il momento di realizzarli, hai mandato a monte.
Ma soprattutto capisci quante volte hai provato un vero disgusto per chi mostrava di desiderare, di toccare, addirittura accarezzare questo corpo alieno e capisci di essere fottuto, non c’è via di uscita: non puoi che disprezzare chi mostra di desiderare ciò che tu disprezzi, il tuo corpo, te in fondo.

venerdì 2 settembre 2011

Parole sante

"Ogni santo ha i suoi devoti" diceva mia nonna per giustificare il fatto che certe donne  di non  grande avvenenza  avessero come compagni uomini al contrario molto belli, e questo per sorvolare pudicamente su eventuali altre attrattive di cui noi, allora bambini, si supponeva non dovessimo essere edotti; diventato più grande la versione aggiornata era: ogni merda ha la sua mosca.

giovedì 1 settembre 2011

Qui pro quo

E' una settimana che litighi con tutti, ma proprio con tutti, e per quanto tu sia un tipo alquanto aggressivo ti rendi conto che c'è sicuramente qualcosa di inusuale in tutto ciò, e improvvisamente capisci che te la stai prendendo con chi c'è visto che non puoi farlo con chi non c'è.