lunedì 18 luglio 2011

...perseverare diabolicum

Fabio anche lui, un altro! per di più nati nello stesso mese e a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro: è una congiura astrologica, ecco cos'è. A parte questo e il fatto di averli conosciuti entrambi sulla stessa chat, diversi come il giorno e la notte.
Era da più di un anno che cincischiavamo in chat dopo un primo intenso scambio di messaggi che non aveva portato a nulla per vari motivi; tutto era nato in realtà con uno scazzo legato al fatto che era molto più giovane di me (ma molto!) e cercava gente molto più grande di lui (ma molto!) e che non aveva foto sul profilo. Ad una mia richiesta di poter vedere una sua foto rispose più o meno che un vecchiaccio come me poteva ciucciarsi i gomiti di potere avere a che fare con uno giovane come lui, al che io altrettanto elegantemente gli chiarii che c'erano ventenni che non avrei scopato neppure col cazzo del mio peggior nemico e la cosa finì li.
Qualche tempo dopo si rifece vivo lui dichiarando di aver  in realtà molto apprezzato il mio stile comunicativo brusco e deciso, che gli piaceva molto il mio profilo della chat per le cose che dicevo (cazzate stile macho deciso ma colto e sensibile e assolutamente attivo), che ci teneva molto a incontrarmi e che come segno di buona volontà e per dimostrare la serietà delle sue intenzioni mi allegava una foto, la quale foto mostrava uno slungagnone secco con un viso così così all'interno di un negozio di abiti intento a scegliere tra magliette e jeans.
Espressi gli apprezzamenti di rito e la mia intenzione di incontrarlo ma una volta non poteva lui, una volta non potevo io, una volta gli esami all'università una volta la mamma, non se ne fece mai nulla.
Finchè 15 giorni fa mi ricontatta e mi annuncia che il giorno X sarebbe stato nella mia città di passaggio mentre si recava a Y per un torneo di socheccazzo: mi andava di incontrarlo?
E così ieri ci siamo finalmente incontrati: arriva a casa mia verso le tre del pomeriggio, casa tutta al buio per ridurre gli effetti di un caldo africano, quattro piani di scale a piedi, appena entrato mi chiede, con un bellissimo tono baritonale, nell'ordine: un bicchiere d'acqua e se sono deluso; io a tutta prima fraintendo e capisco che è lui ad essere deluso per cui porgendogli l'acqua mi dichiaro dispiaciuto  per averlo sottoposto a tanta inutile fatica e sto per ricordargli che comunque è stato lui ad insistere per incontrarmi quando lui, non ricevendo risposta alla sua domanda, ripete chiaramente: "allora, sei deluso?",  aggiungendo che invece io gli piaccio proprio molto.
OK, bimbo, penso dentro di me, dov'è la magagna? Sei bello come il sole, ma proprio come il sole, un fisico niente male, ma proprio niente male, e chiedi tu a me se sono deluso? Alla fine opto per una  lieve perversione associata ad un evidente cattivo gusto, almeno in fatto di  uomini, ma visto che la cosa va a mio vantaggio, decido di passarci sopra e concedo che si, è proprio di mio gusto e che no, non sono affatto deluso.
Seguono tre ore dalle quali, oltre che dare e ricevere ripetutamente intenso piacere (certe cose non si possono fingere, almeno per noi maschietti) traggo alcune interessanti considerazioni:
-se quel burlone di Freud avesse ragione il pupo sarebbe ancora abbondantemente nella fase orale;
-certe mamme andrebbero uccise subito dopo il parto: meglio, decisamente meglio orfani;
-la cultura e un bel modo di fare aggiungono indubbiamente fascino anche a chi potrebbe farne tranquillamente a meno, ma si sa, la vita è ingiusta.
Si, questo lo rivedo; d'altra parte le mie storie d'amore sono nate da fantastiche scopate che all'inizio almeno non avevano altri intenti che la scopata, e la giovane età e la bellezza non sono mai stati un problema per me.


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