domenica 17 luglio 2011

Maniaci Sentimentali quarta ed ultima parte: stessa spiaggia stesso mare

E ci siete tornati, su quella spiaggia, tutti i giorni che ti separavano dal ritorno in città,  dopo notti passate a fare l'amore e a dirsi il reciproco stupore per quella cosa meravigliosa che vi stava accadendo, e finalmente, tra baci e carezze, si è fatta strada la voglia di raccontarsi, che è il modo più intimo di darsi.
Lui: famiglia problematica, genitori separati da tempo, madre depressa, padre demente, una sorella più grande con cui non parla, adolescenza problematica, due anni in comunità per comportamento antisociale ("disturbo di personalità" dirà in seguito), in psicoterapia da due anni, inserimento lavorativo protetto poi trasformato in regolare contratto, è lo dice con orgoglio e ha ragione, è la storia di un successo in realtà....."ah, e non ho 30 anni, ne ho 34" e sorride. Tu ti senti stringere il cuore dalla emozione che ti suscita la sua fiducia in te,  nella tua capacità di capire, è da giorni che pensi a come fare per trovare un posto per lui nella tua vita e glielo hai detto e lui, titubante e sospettoso all'inizio, ha poi ceduto alle tue rassicurazioni e ha ammesso che anche lui pensava a come organizzarsi per venire da te ogni volta possibile, ma esitava a dirlo per primo, temeva l'ennesima delusione ma dopodomani tu parti, torni in città e lui non vuole perdere l'occasione di dirtelo.
Lo abbracci forte, lo baci, ribadisci i tuoi sentimenti per lui ed esattamente nello stesso istante mille allarmi suonano assieme: ma cosa stai facendo, cosa stai dicendo, in che guai ti stai ficcando, come se non bastassero i problemi che già hai; sai che quando ti accompagnerà a casa per la prevista cena con gli amici sarà l'ultima volta che lo vedrai, troverai una scusa per non raggiungerlo dopo cena come previsto, sai che reagirà male e tu ne approfitterai per accusarlo di essere troppo assillante, si offenderà, sarà l'occasione per fare l'offeso a tua volta e dire cose irreparabili con la scusa della rabbia; adesso devi solo evitare che il tuo volto tradisca i tuoi pensieri, e ci riesci.
Quante volte l'hai già fatto in passato, e comunque vale una tacca.

3 commenti:

  1. che cosa pazzesca, sentire la tua voce sperticarsi e tirare dritto a 100 all'ora anche se nella tua testa senti risuonare un machecazzovaidicendo? da cinque chili

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  2. Avvincente racconto che ho letto d'un fiato. Come ci si ritrova, in certi dettagli, in certi stati d'animo, in certi passaggi di umori e pensieri.

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